Verso la fine del 1600, un veliero che navigava nel Golfo di Sant’Eufemia, in Calabria, si trovò in mezzo ad una violenta tempesta. I marinai, tutti di Torre del Greco, fecero voto a Maria SS. di Piedigrotta il cui quadro si trovava nella cabina del comandante, di erigere una cappella votiva nel punto dove avrebbero toccato terra in caso di salvezza. La nave naufragò violentemente contro gli scogli e andò in pezzi. Il quadro della Madonna si salvò e venne ritrovato intatto sulla spiaggia. I marinai, fedeli alla promessa, scavarono nella roccia una buca e vi depositarono il quadro, ripromettendosi di tornare e realizzare una cappella votiva. I pescatori locali, temendo che venisse rubato, prelevarono il quadro e lo portarono in una grotta poco distante edificando un piccolo altare.
Al seguito di un'altra burrasca il mare invase la grotta e riportò il quadro in prossimità del punto dove era stato posizionato la prima volta. I pescatori decisero quindi di scavare meglio la prima grotta e vi realizzarono anche una torre campanaria comprendente la campana della nave naufragata, datata 1632.
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